L'arcipelago della vela

di Mauro Tinti

da (Area Uisp n. 11)

BOLOGNA - Appena rispuntano i primi tepori si riaccende la passione per la vela. In realtà l'attività si effettua tutto l'anno, grazie all'adesione sempre crescente ai campionati invernali organizzati sulle coste italiane. Ad esempio, il campionato invernale di Marina di Ravenna ha visto quest'anno l'iscrizione di circa centocinquanta imbarcazioni e almeno settecento appassionati che affollavano i moli prima dell'uscita per le regate. Ma, per quel che riguarda l'attività velistica Uisp in Emilia-Romagna, mettiamo in questo momento sotto la lente di ingrandimento quanto si svolge presso il Comitato territoriale di Bologna.

Il Coordinamento Vela Uisp di Bologna aggrega associazioni con vocazioni veliche eterogenee, dai "Compagni di Ulisse" che sono specializzati nella costruzione, presso le scuole e nel carcere minorile del Pratello, di piccoli natanti in legno e che organizzano corsi di avviamento presso un laghetto nella prima periferia di Bologna, per passare poi all'associazione sportiva dilettantistica "Via Col Vento", che fa regate d'altura e organizza campus nautici per ragazzi. Ci sono poi altri circoli che svolgono invece attività di avviamento alla vela con i cabinati e organizzano corsi di preparazione al conseguimento della patente nautica.

Fiore all'occhiello del Comitato Uisp di Bologna è poi la base velica di Suviana, un centro predisposto ad accogliere anche i diversamente abili e che dispone di una decina di imbarcazioni e di una confortevole area relax a circa un'ora dalla città. Il centro di Suviana si accinge ad inaugurare la sua terza stagione: lì è possibile noleggiare imbarcazioni e windsurf, fare corsi di vela oppure godersi la pace sdraiati su di un lettino. Molti sono già stati gli utenti del centro velico, che ormai è diventato un punto di aggregazione fra coloro che frequentano il lago e che durante la stagione passata ha effettuato corsi, in accordo con l'Asl, con numerose persone diversamente abili. Un'esperienza che fortunatamente si ripeterà anche nel corso di questa annata e che ha come proprio scopo principale, al di là della eventuale efficacia terapeutica, quello di offrire a tutti la possibilità di praticare la vela.

Altre attività rivolte ai giovani sono quelle offerte ancora dalla suddetta associazione "Via Col Vento", che organizza da cinque anni i "Campus Nautici" con imbarcazioni da altura a Marina di Ravenna. Grazie a questa iniziativa, una cinquantina di adolescenti hanno vissuto e vivranno un discreto periodo di tempo a bordo di cabinati come un vero e proprio equipaggio. Per il resto, gli altri circoli della provincia di Bologna e della regione portano avanti le proprie attività, organizzando corsi di avviamento alla vela, crociere didattiche e corsi di preparazione al conseguimento della patente nautica.

E qui veniamo a trattare di uno dei maggiori problemi che caratterizza le realtà associative che si occupano di vela. Si tratta per lo più, infatti, di soggetti che è molto difficile coinvolgere in attività coordinate e dal respiro più smaccatamente regionale. Principalmente, la motivazione di questo problema è legata al fatto che si tratti di realtà tendenzialmente rivolte ad una cerchia di propri soci affezionati e con attività troppo specifiche. In alcuni casi, però, traspare anche un po' diffidenza verso i tentativi di aggregazione e di coordinamento. E qui bisogna sottolineare il problema forte e principale del mondo della vela: un mondo costituito da soggetti individuali per vocazione e che tendono a conservare questa proprio individualità. Le motivazioni centrali all'origine di questa problematica sono legate al fatto che ogni circolo o associazione ha bisogno di sviluppare piccole iniziative per poter sopravvivere: per lo più si va dal corso per le patenti e per cabinati alle situazioni più agevolate che vedono la presenza di qualche armatore che mette a disposizione una barca. Per quanto riguarda invece la copertura agonistica, quella è fatta in maniera capillare dalla federazione.

In linea con i principi basilari del proprio mandato, il Coordinamento Vela Uisp Emilia-Romagna ha finora comunque tentato di istituire relazioni e fornire opportunità reciproche fra i circoli, creando momenti di scambio, facendo circolare informazioni e mettendo in campo progetti di interesse comune come, ad esempio, i corsi per istruttori. L'ultimo tentativo in questo senso è stato effettuato recentemente proprio a Bologna con un corso istruttori che ha visto una buona partecipazione e rispetto al quale adesso, in attesa delle verifiche previste a settembre per l'attribuzione della qualifica di istruttore velico a una quindicina di aspiranti, sono in corso i tirocini. Sicuramente, rispetto a questa esperienza, ci sono molte cose da mettere a punto: rimane però la positività di un esperimento che ha permesso di mettere in rete le capacità presenti sul territorio. Su questa base bisognerà essere in grado in futuro di fondare un corso più completo, sviluppando quanto di buono si è riusciti a mettere in piedi e facendolo, ovviamente, evolvere. Altro elemento positivo di quest'ultima annata è stata l'organizzazione, a Porto Garibaldi, del corso regionale degli istruttori: una regata che ha visto la partecipazione di circa sei equipaggi.

Detto ciò, in merito alle prospettive future, resta sicuramente tutto aperto il discorso relativo alla vela per tutti, rivolta quindi ai soggetti che non hanno lo scopo agonistico e che non avrebbero altro modo di approcciarsi a questa disciplina. Infine, per quanto riguarda gli appuntamenti imminenti, al momento si è presi dal tentativo di organizzazione della Coppa Italia per istruttori di vela sul lago Maggiore: un'iniziativa che dovrebbe vedere una selezione di istruttori Uisp da più parti d'Italia giocarsi le qualificazioni nel mese di settembre in attesa della prima prova in programma, si spera, ad ottobre.